Fin dal suo arrivo
ad Oristano, Guglielmo di Narbona non riuscì a sostituire nellimmaginario
collettivo dei sardi i suoi predecessori che fisicamente avevano incarnato lo scontro con
gli iberici, quantunque, in contemporanea con lo scenario franco-inglese della guerra dei
centanni, egli prendeva possesso del suo regno, preceduto da una reputazione di
esperto uomo darmi . Ma ciò nonostante nei mesi che precedettero la battaglia,
Guglielmo III di Narbona ultimo giudice dArborea, non riuscì mai a conquistare la
stima dei suoi soldati e a dare al suo esercito una vera organizzazione militare, da
poterlo equiparare almeno in parte allesercito siculo-iberico.
Da un memoriale di Martino il Giovane, inviato il 5 marzo al re
dAragona suo padre, apprendiamo che il 18 febbraio 1409 Guglielmo di Narbona già
risiedeva a Sanluri, in quanto, da lì spediva una lettera al re di Sicilia, chiedendo un
incontro privato con lui, dichiarandosi disponibile alla soluzione della vertenza per vie
diplomatiche. IL 2 marzo lo stesso Visconte di Narbona si era incontrato tutto solo con
lammiraglio catalano, Sancio Ruiz de
Lihori, sulle rivedello stagno di (S.Gilla),
presso un villaggio chiamato Mogaru, nella curatoria di Decimo, esponendo le sue
condizioni di pace da riferire al re di Sicilia; poi fece rientro a Sanluri. (L'evento "Graziano Fois").
IL suo
comportamento indispettì la delegazione dei sardi che l'aveva accompagnato sin li,
compreso il Podestà di Oristano Leonardo Cubello, che si vide escluso dai giochi di
guerra. Nello stesso memoriale, Martino di Sicilia, fa sapere al padre, che il Visconte di
Narbona dopo il suo insediamento a Sanluri, con fare da dittatore, ordinò alla gente del
villaggio il restauro delle mura della fortezza e lo svuotamento del fossato, ma la gente
del posto, dopo essersi riunita in assemblea, aveva deciso, che non avrebbe fatto nessun
lavoro gratuitamente, perché la corte di Arborea, possedeva tanti denari da poterlo fare
a proprie spese. (A.S.Palermo prot.del
Reg.reg.n°17). |
La popolazione riunita in assemblea
- Disegno di Giuliano Carta - |
IL secco rifiuto della popolazione della gente di Sanluri espresso in
assemblea, ____ ( tucti la genti li fu dananti ) ____ mostra una certa ostilità nei confronti del Visconte
se non addirittura verso la corte arborense in generale. Tramite alcuni prigionieri,
Martino viene a sapere quanta frammentazione cera sul fronte sardo, oltre ad un
certo disinteresse da parte dei combattenti, verso il Visconte di Narbona, che col suo
fare dispotico non si era certo guadagnato la stima dei suoi soldati, ed in particolare
quella dei sardi.
Ai primi di aprile una delegazione con a capo il console di Oristano Pietro
di Sant Luri, rientrò da Castell de Càller a Sanluri, con la risposta negativa
da parte del re di Sicilia, corredata da una sua controproposta, ritenuta però
inaccettabile dagli ambasciatori Sardi. "F.C.Casula". Così le trattative per risolvere la vertenza per vie
diplomatiche erano fallite miseramente, oramai niente e nessuno poteva evitare lo scontro
campale.
Intanto il tempo passava e si correva verso il fatidico giorno della
battaglia, "lo iorn de la batalla que.s deu
fer ab los Sards", ed i due freneticamente
preparavano i loro eserciti ormai decisi a combattere la loro "histoire Bataille". (A.S.S.XXXV pag
17).
Come già è stato detto, Guglielmo di Narbona aspettava i catalani a
Sanluri, perché ormai aveva deciso che se si fosse data battaglia, questa si doveva
combattere a Sanluri, perciò tutti i villaggi del campidano a sud di Sanluri erano stati
abbandonati, arretrando così la linea di confine direttamente a Sanluri.
Ma anche il sovrano di Sicilia si disinteressava di quei territori, i
villaggi ormai spopolati e deserti, erano diventati (sotto il profilo militare) una sorta
di terra di nessuno. Lobbiettivo di Martino era solo Sanluri, perché sapeva che li
lo aspettava Guglielmo di Narbona con il suo esercito, e che attorno a quel villaggio, si
sarebbe giocata la grande partita.
|