Il 5
aprile 1297 tramite la bolla papale Ad honorem Dei onnipotenti Patris, il Pontefice
Bonifacio VIII (al secolo Benedetto Caetani), creava un fantomatico Regnum Sardiniae et Corsicae, e lo dava in feudo al re Giacomo II dAragona, in
cambio di un consistente censo feudale annuo. La Santa sede riusciva cosi a rimuovere una
delle maggiori cause delle lotte tra Pisa e Genova, e, contemporaneamente creava anche i
presupposti, per mettere fine alla ormai ventennale guerra del Vespro in Sicilia. Ma, il
pontefice dava al Sovrano dAragona solo una "licentia invadendi" cioè,
dava il suo consenso affinchè quelle terre potessero essere occupate con la forza, senza
tener conto delle entità statali che in quei territori già esistevano. Ventisei anni
dopo spettò allinfante Alfonso IV costituirlo per conquista, (1323-1326) attraverso
loccupazione dei territori del Cagliaritano della Gallura e parte del Logudoro.(S.Y Roca).
Ma, per le continue guerre col confinante regno dArborea, si era
ridotto alle sole città di Castell de Caller e Alghero, ed il porto di Longosardo presso
lodierna S.Teresa di Gallura, tutti gli altri territori, già da tempo, erano stati
riconquistati dai giudici sardi. |
Il Papa Bonifacio VIII nel
1297 concede in feudo
il regno di Sardegna e Corsica al re Giacomo II d'Aragona
(Archivio arcivescovile di Cagliari) |
La guerra tra i due
contendenti ebbe inizio nel 1353, quando Mariano IV de Bas Serra giudice dArborea,
in seguito alla falsa ed ambigua politica di Pietro IV, ricusò la sottomissione feudale
verso lAragona, stipulata dal padre Ugone II durante lassedio di Villa di
Chiesa nel 1323. Dopo la sua morte (1376), la guerra veniva portata avanti dai figli Ugone
III (assassinato in una congiura di palazzo nel 1383) e da Eleonora, questultima
reggente del figlio primogenito Federico, e alla morte di questultimo, assumeva la
reggenza del secondogenito Mariano V Doria Bas.+______
(+Dopo la morte di Ugone II, la successione al trono dArborea, si svolse
regolarmente per linea maschile fino alla scomparsa di Ugone III, fratello di Eleonora e
figlio di Mariano IV de Bas Serra. Alla morte di costui, Eleonora, già sposata col
genovese Brancaleone Doria, era madre di due figli maschi: Federico e Mariano e nel
rispetto delle disposizioni stabilite da Ugone II e tramite il riconoscimento da parte
della corona de logu, allesercizio del proprio Jus Hereditarium, Eleonora trasmise
non come < Regnante > ma solo come < Titolare >le prerogative sovrane al
figlio primogenito Federico, ma la particolare condizione di <minore> di
questultimo, portò la madre ad assumerne la reggenza. Ella quindi non fu mai <
Regina Regnante > ma solo < Reggente > ma rimase giuridicamente una principessa
abilitata dalla corona de logu ad esercitare il proprio Jus Hereditarium. (A.Oliva la successione
dinastica femminile nei giudicati sardi).
Pertanto, il titolo di " Giudicessa " che Eleonora
conservò sino alla morte, deve essere attribuito al ruolo" puramente onorifico"
di << Regina Madre >> ____ da lei svolto dopo lassunzione al trono del
secondogenito "Mariano
V" (1392) ____ ma la legittimità di tale nomina non venne in alcun modo lesa
dallattività politica che Eleonora continuò a svolgere "di fatto " ma
non " di diritto" nel regno dArborea). (A.Boscolo) "La politica
Italiana di Martino il vecchio". P. 83 n. 33 (A.Oliva- la successione dinastica femminile nei giudicati sardi. pag.34)
______La guida del regno dopo la scomparsa
di Eleonora (1403-4) passò in mano al suo secondogenito, Mariano V, che insieme al padre
Brancaleone Doria, continuava la guerra contro i CatalanoAragonesi, intenzionati a
scacciarli definitivamente dallisola, ma dopo la sua misteriosa morte (1407)____ "della quale lo stesso Brancaleone era stato
sospettato, per la sua sfrenata sete di potere",____ ed in seguito al fallimento delle ultime imprese
militari, rivolte a scacciare definitivamente i Catalano-Aragonesi dallisola, ebbe
inizio, un periodo intricato ed oscuro, per lintero giudicato. Intanto la Corona
de logu in attesa del giudice di diritto, aveva nominato Leonardo Cubello,
____ già podestà di Oristano e imparentato con la famiglia dei Bas Serra ____ "giudice"
di fatto o reggente. Possiamo immaginare quale fu la
reazione del vecchio Brancaleone che, attraverso questa delibera si vide totalmente
escluso dai giochi di guerra, anche se sino a quel momento era stato proprio lui a
condurre la guerra contro i Catalano-Aragonesi e a mettere in serio pericolo la
sopravvivenza del Regnum Sardiniae et
Corsicae. Verso la fine del 1408, i
maggiorenti di Oristano, lo costrinsero a ritirarsi nel suo castello di Monteleone
Roccadoria. (A.Boscolo).
(Probabilmente Brancaleone Doria mirava al titolo di Giudice dArborea, ma
vere o false che fossero le sue aspirazioni esse andavano contro le regole successorie
garantite dalla corona de logu, in quanto lesistenza di un erede legittimo escludeva
dal trono giudicale il marito della titolare. Ma pur escluso ____ per la nascita dei figli
Federico e Mariano, ____ da qualsiasi carica pubblica, non gli fu però impedito di
partecipare allazione politica condotta dalla moglie: infatti la stessa Eleonora lo
aveva autorizzato a sostituirla nelle questioni di governo).(A.Oliva la
succ.dinast. femm. nei giudicati. Sardi).
Dopo alla morte senza discendenza di Mariano V
dArborea, il regno venne rivendicato da diversi pretendenti, tra i quali: il
francese; Guglielmo III visconte di Narbona. La corona de logu ovvero il parlamento
supremo giudicale, dopo aver esaminato la posizione successoria dei vari aspiranti al
titolo e contrastando poi con le infondate rivendicazioni di Bracaleone Doria, riconobbe
la legittimità dei diritti di Guglielmo III di Narbona, ed offrì pur con dei poteri
limitati, la sovranità del regno dArborea al nobile francese. "M.Tangh.Gen.Med.di Sard F.C.Casula"
(I regni sardi
medioevali, chiamati comunemente giudicati, erano stati perfetti e subiettivi (o super
individuali) non patrimoniali, in quanto non appartenevano al re ma al popolo che,
attraverso i propri rappresentanti, eletti nelle < coronas de curadorias > sceglieva
in << corona de logu >> il proprio monarca o giudice, seguendo il più
possibile la linea maschile della casata regnante originaria, solo in caso di mancanza di
immediati eredi maschi, diretti o indiretti, venivano prese in considerazione le donne
della famiglia, ma soltanto come portatrici di titolo per i figli, o per il marito,
esercitando il ruolo di <giudicesse reggenti> o luogotenenti, durante lassenza
o la minore età del giudice titolare). (L.L.Brock.A.M.Oliva. Narbona Giudici dArborea, in
AA.VV,Genealogie.op cit tav.XXXVII. F.C.Casula)
Guglielmo di Narbona era
perfettamente in linea col diritto di successione, in quanto nipote di un membro
collaterale della famiglia dei Bas Serra; infatti sua nonna da parte di padre, era
Beatrice de Bas Serra, terzogenita di Mariano IV dArborea, la quale, nel lontano
1363, aveva sposato appena ventenne, il francese; Amerigo VI Visconte di Narbona,
generando ben 8 figli. (M.M. Costa. Bas Serra
G. dArborea.)
(Estinta la discendenza legittima di Eleonora, le prerogative sovrane sul regno
dArborea, dovevano passare alla sorella Beatrice, in quanto terzogenita di Mariano
IV e per suo tramite, al marito o al figlio primogenito. Ed è in previsione di una tale
circostanza che Beatrice prima della sua morte(1377) nominò erede universale dei suoi
beni e degli eventuali diritti sul regno dArborea, il figlio primogenito Guglielmo
II di Narbona. Con questatto, le prerogative sovrane sul giudicato, furono assunte
dai discendenti di Beatrice e poterono essere rivendicate da Guglielmo III Visconte di
Narbona, figlio primogenito di Guglielmo II). (L. dArienzo Doc.cit.vol. 1.XIII- XIV.
E.Puzzulu.Cartulari cit.)
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