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Nell’anno 1881 la popolazione di Sanluri contava quasi 4000 abitanti, ed esclusi le donne, i bambini e i nulla tenenti, i contribuenti che pagavano le tasse erano quasi 1500. Complessivamente si pagavano 119.368,80 lire di imposte così ripartite: terreni lire 60.824,12; fabbricati lire 6.538,69; ricchezza mobile 4.649; eccedenza e sovrimposta lire 39.325,65;

altre tasse comunali varie (lotti, sepolture, domestici e focatico) lire 7.031,34. per un ammontare di 80 lire per ogni contribuente, che in molti casi era impossibile pagare in quanto una giornata lavorativa di un contadino equivaleva a 80 centesimi.

La paga di una giornata di duro lavoro, permetteva appena di sopravivere
La paga di una giornata di duro lavoro, permetteva appena di sopravivere

In quell’anno il Comune, versava in una situazione amministrativa gravissima, la popolazione esasperata, già manifestava nei confronti del sindaco Antioco Murru, alla cui gestione veniva attribuito l’aumento della pressione fiscale. Ma già da qualche mese il Murru era stato costretto a lasciare l’incarico. Lo aveva sostituito un commissario prefettizio, un certo Nereo Manetti, __ convocato direttamente dal Ministero degli Interni __ che, dopo aver licenziato il vecchio segretario comunale __ ritenuto da lui incapace __ assunse un nuovo segretario e 4 nuovi impiegati, per rimettere in ordine i disastrati uffici comunali.

L'incuria e il disordine regnavano negli uffici comunali
L'incuria e il disordine regnavano negli uffici comunali

Subito dopo deliberò un aumento della sovrimposta di 37.000 lire, le cui prime rate si sarebbero dovute pagare ai primi di agosto, ed in attesa delle nuove votazioni per l’elezione di un nuovo sindaco, le funzioni amministrative vennero affidate ad un ex amministratore comunale, un certo Carlo Bisio; un piemontese che dopo aver fatto il servizio militare a Sanluri vi si era stabilito sposando una ragazza del luogo.

La situazione finanziaria del paese era gravissima; per la grande siccità il raccolto era fallito completamente, la vendemmia era già compromessa, ma ciò nonostante il carico fiscale, non solo non venne diminuito, ma, attraverso la delibera del Commissario prefettizio, venne quasi raddoppiato. La colpa di tutto questo venne attribuita ai vecchi amministratori, che vennero pubblicamente accusati dalla popolazione, di favoritismi e di imbrogli,

Le votazioni a Sanluri
Le votazioni a Sanluri

in quanto l’eccedenza della sovrimposta era stata approvata dalla Deputazione provinciale sin dal 27 maggio di quell’anno, ma il consiglio comunale pur informato, non prese nessun provvedimento in merito.
Solamente nella seduta del 5 agosto il consiglio Comunale chiedeva la sospensione dell’esazione dell’eccedenza, mentre sollecitava dal governo, provvedimenti immediati per calmare gli animi della popolazione esasperata.

La Prefettura di Cagliari all’inizio fece orecchie da mercante, ma prevedendo le gravi difficoltà a cui andava incontro la popolazione del paese, il 23 luglio emanò una circolare richiamando l’attenzione degli enti locali, sulla grave situazione e sull’opportunità di dare inizio ad immediati interventi. Attraverso questa direttiva l’amministrazione del Monte frumentario di Sanluri, deliberava di erogare dei sussidi per un ammontare di 19000 lire. Tale delibera veniva approvata dalla prefettura, che immediatamente chiedeva l’elenco dei Sanluresi a cui sarebbero stati assegnati tali sussidi.

In paese intanto si era sparsa la voce, che dal prestito sarebbero stati esclusi i più bisognosi, e fu questa voce " probabilmente senza fondamento" la scintilla che fece esplodere la rabbia della popolazione, che già esasperata per il perduto raccolto, per l’aumento del carico fiscale, ma in particolare per le continue provocazioni ricevute da parte dell’ex sindaco, affiancato dai suoi sostenitori.

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Le varie versioni dei fatti da noi consultate, ci crea una certa titubanza per esporli secondo una nostra impressione, perciò prendiamo in prestito quello che raccontarono Salvatorangelo Ledda nel 1884, e Francesco Corona nel 1905 nelle loro Monografie su Sanluri.

Ai Tumultuanti si unirono i contadini che dalla vicina parrocchia uscivano dalla messa
Ai Tumultuanti si unirono i contadini che dalla vicina parrocchia uscivano dalla messa

>>>>>La mattina della domenica 7 Agosto 1881 un gran numero di popolani, dopo essersi radunati nel rione S. Martino, si diresse nella Piazza de su Pottabeddu, con lo scopo di incitare l’intera popolazione a chiedere la sospensione del pagamento della sovrimposta. Il gruppo aumentò notevolmente quando a loro si unirono tutti i contadini che dalla vicina parrocchia uscivano dalla messa.

Intanto due dei dimostranti corsero all’ufficio telegrafico e tagliarono i fili del telegrafo, mentre un gruppo abbastanza concitato si mise alla ricerca dell’ex sindaco Antioco Murru. Intanto la massa dei dimostranti si recava presso il funzionario Comunale Carlo Bisio, che invano tentava di ricondurli alla calma.

Tutto il gruppo si diresse alla farmacia Murru, – che provvisoriamente fungeva da a sede del comitato dei dimostranti – dove venne dettato un telegramma da spedire alla prefettura di Cagliari, ma non era stato possibile, in quanto, i fili del telegrafo erano stati tagliati precedentemente. Subito dopo il Bisio venne obbligato ad emanare un bando per annunciare, che le imposte non si dovevano più pagare, seguito da un altro per informare l’esattore, che veniva autorizzato a restituire le somme già pagate per l’eccedenza della sovrimposta.

I tre carabinieri vennero presi a sassate
I tre carabinieri vennero presi a sassate

In quel momento alla farmacia si presentarono tre carabinieri, __ i soli in quel momento presenti a Sanluri __ che cercarono in vari modi di calmare gli animi dei presenti. ma i dimostranti ormai disposti a tutto, diedero inizio ad una nutrita sassaiola. Visto cadere ferito da una sassata il brigadiere Mozzi loro comandante, i carabinieri Operti e Cabras aprirono il fuoco sulla folla uccidendo una vecchietta: la levatrice Anna Casu _ che niente aveva a che fare coi rivoltosi _

ed oltre alla donna venne ferito gravemente, il popolano Luigi Congiu Muntoni.

Il grosso dei dimostranti, probabilmente non si rese conto dell’accaduto, tanto è vero che la massa tendeva già a diradarsi. E tutto forse sarebbe finito così; se il gruppo dei dimostranti che si era messo alla caccia dell’ex Sindaco Antioco Murru, verso mezzo giorno disgraziatamente non l’avesse trovato. Il Murru, poco ben visto dall’intera popolazione venne messo in mezzo e condotto nella piazza del Monte Frumentario, probabilmente per far si che sollecitasse i funzionari del Monte Granatico, ad erogare i sussidi anche ai più bisognosi.

L'ex sindaco Antioco Murru viene trucidato
L'ex sindaco Antioco Murru viene trucidato

L'ex Sindaco Antioco Murru
L'ex Sindaco Antioco Murru

I modi altezzosi e inurbani dell’ex sindaco esasperò gli animi dei rivoltosi, tanto che lo presero a bastonate e in un attimo venne miseramente trucidato.

I Carabinieri accorsi dalla vicina caserma, non poterono fare altro che constatare la morte del povero disgraziato, e, non conoscendo i responsabili del misfatto, arrestarono uno dei dimostranti trovato ancora armato di sassi. I tumultuanti immediatamente ne chiese la scarcerazione al pretore, che abitava nel vicino castello, costringendolo a firmare un ordine di rilascio a cui i carabinieri non obbedirono, intuendo che tale ordine era stato estorto.

Tutto ormai sembrava finito e la situazione sotto controllo, quando, verso le 4 del pomeriggio, una quarantina di persone dopo essersi radunate nella piazza del Monte, si mise ad urlare _ fuori i carabinieri _ minacciando due di essi che ancora piantonavano il cadavere del Murru ormai ridotto ad una massa informe di carne sanguinolenta.

A tali grida, dalla vicina caserma accorsero una dozzina di carabinieri armati di tutto punto, immediatamente presero posizione sopra un rialzo ai piedi del castello pronti a rispondere all’attacco, che la folla __ diventata sempre più numerosa __ si preparava a sferrare, dopo essersi armata di grosse pietre raccolte nelle strade adiacenti.

La Battaglia esplose con tutto il suo furore, fra il pianto e le grida disperate delle donne
La Battaglia esplose con tutto il suo furore, fra il pianto e le grida disperate delle donne

E il conflitto ebbe inizio; durò oltre due ore, fra il pianto e le grida disperate delle donne che scongiuravano i mariti, i figli e i fratelli a ritirarsi. Ma questi ormai cechi di rabbia continuavano la lotta tempestando di sassi i carabinieri. Dopo oltre due ore la lotta ebbe fine; un cupo silenzio cadde sulla piazza, il sangue ed i cadaveri, rendevano quel campo di battaglia uno scenario infernale. Nello scontro vennero uccisi il contadino Podda Urpi Lorenzo, il sarto Scano Raimondo, un certo Concu Francesco, e la quarantenne Caterina Mocci.

Inoltre vennero gravemente feriti Murgia Collu Francesco e Usai Figus Francesco Proprietari, e i contadini Deidda Pau Salvatore, Mancosu Piras Federico, e Pittau Collu Giuseppe. Dell’intero plotone dei carabinieri, due soli riportarono leggere ferite.

Ma ancora non era finita, verso le sei e trenta del pomeriggio, la piazza venne circondata da una mezza compagnia di fanteria arrivata da Cagliari, la quale dopo aver circondato i tumultuanti ne arrestarono 74, ovvero tutti quelli che non erano riusciti a mettersi in salvo. Alcuni giorni dopo i militari procedevano all’arresto di altri 8 Sanluresi coinvolti nel tumulto, fra cui il funzionario Carlo Bisio, ed il possidente Antioco Marras Mocci.

82 sanluresi vennero portati via in catene
82 sanluresi vennero portati via in catene

Così finiva quella giornata di Sangue, che traeva in carcere il fiore della gioventù Sanlurese, solamente perché quella povera gente aveva avuto il coraggio di gridare: ABBIAMO FAME.

Questi sono i loro nomi

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1 – Bisio Carlo fu Antonio, di anni 47, nato a Casal Cermeli ( Alessandria ) domiciliato a Sanluri ( negoziante ).
2 - Marras Mocci Antioco fu Francesco, di anni 56, nato e domiciliato a Sanluri , ( proprietario ).
3 – Collu Sanna Francesco fu Salvatore, di anni 36, nato e domiciliato a Sanluri, ( proprietario ).
4 – Fenu Congia Giuseppe noto Cuscineri, fu Luigi di anni 68 nato e domiciliato a Sanluri ( contadino ).
5 – Pilloni Carta Antioco noto Friaxiu, di Luigi, di anni 30 nato e domiciliato a Sanluri ( contadino ).
6 - Congia Urpi Bardilio fu Francesco Antonio, di anni 26, nato e domiciliato a Sanluri ( contadino ).
7 – Pilloni Usai Bardilio fu Salvatore, di anni 30, nato e domiciliato a Sanluri ( contadino ).
8 – Cadeddu Antioco Luigi fu Cosimo, di anni 62, nato e domiciliato a Sanluri ( contadino e scarpaio ).
9 – Cadeddu Zuddas Salvatore fu Luigi, di anni 40, nato e domiciliato a Sanluri ( contadino ).
10 – Lettera Loi Antioco fu Giovanni, di anni 72, nato e domiciliato a Sanluri, ( muratore e contadino ).
11 - Muscas Antonio noto S’Arrennegu, fu Giuseppe, di anni 44, nato e domiciliato a Sanluri, ( bracciante).
12 – Montisci Argiolas Francesco fu Luigi, di anni 50, nato a Sardara e domiciliato a Sanluri, ( bracciante ).
13 – Atzori Frongia Vincenzo fu Costantino, di anni 47,nato a Samassi e domiciliato a Sanluri, ( locandiere ).
14- Fenu Cocco Francesco di Giuseppe di anni 40, nato e domiciliato a Sanluri, ( agente Comunale e bottegaio ).
15 – Fenu Cocco Raimondo di Giuseppe, di anni 28, nato e domiciliato a Sanluri, (contadino ).
16 – Fenu Cocco Antioco di Giuseppe, di anni 28, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
17 – Cadeddu Melis Luigi di Antioco Luigi, di anni 24, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
18 – Corrias Zedda Raimondo fu Giuseppe, di anni 33, nato e domiciliato a Sanluri, ( servo agricolo).
19 – Floris Cocco Francesco noto Chiccheddu, fu Francesco, di anni 33, nato e domiciliato a Sanluri ( servo pastore ).
20 – Cao Muscas Francesco fu Antonio, di anni 27, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
21 – Fenu Mocci Luigi fu Antioco, di anni 28, nato e domiciliato a Sanluri,( bracciante a giornata ).
22 – Frongia Masala Antioco di Luigi, di anni 17, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
23 – Aresti Murru Efisio Lorenzo fu Giuseppe, di anni 30, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
24 – Canelles Crobu Luigi noto Licheddu,fu Giovanni di anni 41 nato e domiciliato a Sanluri, ( calzolaio ).
25 –Cappai Piras Pasquale fu Luigi, di anni 31, nato e domiciliato a Sanluri, ( servo agricolo )
26 – Cau Canelles Raimondo, noto bestiolu mascu, fu Antonio, di anni 21, nato e domiciliato a Sanluri ( bracciante )
27 – lampis Congia Giuseppe di Giovanni, di anni 19, nato e domiciliato a Sanluri, (bracciante ).
28 –Fenu Pinna Ignazio noto nieddu, fu Antonio, di anni 30, nato e domiciliato a Sanluri, (bracciante ).
29 – Lampis Mele salvatore di Antioco, di anni 26, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
30 – Garau Manca Franceschino noto Burrullu, di Luigi, di anni 16, nato e domiciliato a Sanluri, ( servo agricolo ).
31 – Garau Cera Luigi fu Ignazio, di anni 42, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino e guardiano di vigne– castiadori ).
32 – Melis Urpi Salvatore, noto burrone, di padre incerto, di anni24, nato e domiciliato a Sanluri, ( servo agricolo )
33 – Meloni Casula Raimondo, noto bonidori, fu Francesco, di anni 22, nato e domiciliato a Sanluri ( bracciante ).
34 – Marongiu Schirru Pietro di Antioco, di anni 25, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
35 – Marras Ledda Antonio, noto buschettu, di Raimondo, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
36 – Mocci Congia Antonio, noto Antoni para,fu Giovanni, di anni 29, nato e domiciliato a Sanluri ( servo agricolo ).
37 – Mulleri Colloco Raffaele di Lorenzo, di anni 26, nato a Mandas e domiciliato a Sanluri, ( scarparo ).
38 – Orru Lai Lorenzo fu Raimondo, di anni 35, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
39 – Pitzalis Furcas Francesco di Antonio Efisio, di anni 30, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
40 – Sanna Murgano Luigi, noto sargallittu, fu Raimondo, di anni 24, nato e domiciliato a Sanluri, ( servo agricolo ).
41 – Sanna Murgano Giuseppe fu Raimondo, di anni 19, nato e domiciliato a Sanluri, ( servo agricolo ).
42 – Urrai Cadeddu Salvatore di Efisio, di anni 25, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
43 – Usai Marras Andrea di Salvatore, di anni 28, nato e domiciliato a Sanluri, (contadino ).
44 – Urpi Serra Sisinnio noto bucca de lupu, fu Antioco, di anni 34, nato e domiciliato a Sanluri, ( Banditore e Becchino ).
45 – Zucca Floris Salvatore fu Antioco, di anni 45, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
46 – Aresti Orrù Raimondo, noto Bandidu Bolleu,fu Francesco, di anni 39, nato e domiciliato a Sanluri, ( bracciante ).
47 – Figus Pilloni Giovanni, detto buddacchi, di Salvatore, di anni 25 nato e domiciliato a Sanluri, ( servo agricolo ).
48 – Lettera Paderi Antioco fu Francesco, di anni 41, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino e muratore ).
49 – Cocco Murru Salvatore detto Pilatus, di Giovanni, di anni 30, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino
).
50 – Concu Muntoni Francesco fu Giuseppe, di anni 37, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
51 – Argiolas Tola Giuseppe detto Zoca, di Giovanni di anni 24 nato e domiciliato a Sanluri, ( macellaio ).
52 – Cadeddu Pinna Francesco fu Giuseppe Antonio, di anni 41, nato e domiciliato a Sanluri, (contadino ).
53 – Cadeddu Loi Antioco fu Giuseppe Antonio, di anni 25, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
54 – Urpi Argiolas Francesco fu Antonio, di anni 27, nato e domiciliato a Sanluri, (contadino ).
55 – Cabras Congia Luigi fu Giuseppe, di anni 34, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
56 – Cadeddu Melis Antonio di Antioco Luigi, di anni 31, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
57 – Crobu Pes Antonio di Efisio, di anni 44, nato a Carloforte, e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
58 - Bandinu Usai Antioco noto Pitzu Bandinu, fu Luigi, di anni 25, nato e domiciliato a Sanluri (servo contadino ).
59 – Bandinu Usai Ignazio fu Luigi, di anni 23, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
60 – Boi Abis Giovanni fu Andrea,di anni 34, nato e domiciliato a Sanluri, ( bracciante ).
61 – Carta Murgano Salvatore fu Giovanni, di anni 26, nato e domiciliato a Sanluri, ( bracciante ).
62 – Lecca Marras Luigi di Antonio, di anni 20, nato e domiciliato a Sanluri, ( bottaio ).
63 – Lecca Chessa Luigi fu Sisinnio, di anni 39, nato e domiciliato a Sanluri, ( bracciante ).
64 – Melis Pittau Antonio di Luigi, di anni 23, nato e domiciliato a Sanluri, ( servo contadino ).
65 – Montixi Atzei Luigi fu Domenico, di anni 25, nato a Sisini, domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
66 – Murru Marras Antioco di Francesco, di anni 22, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
67 – Mascia Pinna salvatore fu Didaco, nato Genuri, domiciliato a Sanluri, ( scarparo ).
68 – Mereu Melis Vincenzo di Antonio, di anni 24, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ). *
69 – Piras Faa Bartolomeo di Luigi, di anni 46, nato e domiciliato a Sanluri, (contadino ). ………deceduto.
70 – Pes Masala Sisinnio fu Salvatore, di anni 29, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
71 – Sanna Congia Antioco di Luigi, di anni 26, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
72 – Usai Marras Raffaele di Salvatore, di anni 22, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
73 – Fenu carta Francesco fu Gerolamo di anni 34, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
74 – Mallocci Montisci Vincenzo di Antonio, di anni 27, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
75 – Mereu Arrubiu Lorenzo di Giuseppe, di anni 36, nato e domiciliato a Sanluri, ( bracciante ). *
76 – Muntoni Secci Salvatore fu Antonio Vincenzo, di anni 23, nato e domiciliato a Sanluri, ( scarparo ).
77 – Petza Tolu Francesco fu Salvatore, di anni 33, nato e domiciliato a Sanluri, ( calzolaio e pastore ).
78 – Podda Murru Antioco di Sisinnio, di anni 17, nato e domiciliato a Sanluri ( servo agricolo ).
79 – Zuddas Pinna Francesco fu Giuseppe, di anni 30, nato e domiciliato a Sanluri, ( servo agricolo ).
80 – Contis Aresti Angelo di Giovanni, di anni 29, nato e domiciliato a Sanluri,( carrettiere ).
81 – Podda Murru Antonio di Sisinnio, di anni 34, nato e domiciliato a Sanluri, ( contadino ).
82 – Podda Matta Antioco fu Francesco, di anni 35, nato e domiciliato a Sanluri, ( bracciante ).

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La camera di consiglio dopo oltre un anno d’istruttoria confermava l’accusa di sedizione agli 82 Sanluresi arrestati, rinviandoli al giudizio della Corte di Assise di Cagliari.

 

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